Il Brutto è un Valpolicella Ripasso dal sapore asciutto, ma delicato. Per il suo processo di lavorazione ha ovviamente dei sentori che ricordano la struttura dell'Amarone, ma non presenta la sua stessa spiccata corposità e pienezza.
Ma come si ottiene tale vino? Perché è chiamato Ripasso?
Il vino è chiamato Ripasso perché "ripassato", prima dell'affinamento, sulle vinacce dell'Amarone. Il Valpolicella Classico è, infatti, versato nei tini in cui è stato pigiato l'Amarone e lasciato riposare sulle vinacce dello stesso per circa 15-20 giorni. In tale maniere il vino ottiene dalle vinacce appassite dei sentori tipici dell'Amarone stesso.
Il vigneto si trova a circa 350 s.l.m. nella vallata storica della Valpolicella classica.
La selezione delle uve avviene su un vigneto di sette ettari con i vitigni storici: Corvina Veronese, Rondinella e Molinara. L’età media dei vigneti è di trent’anni.
Provenienza: Marano di Valpolicella (VR), zona del Valpolicella DOC
Formato: 0,75 l
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Analisi:
Grado alcolico 13,5 %vol.; 6 g/l acidità totale; estratto secco 30 g/l; residuo zuccherino 3,5 g/l.
Vinificazione:
Pigiatura dopo la raccolta manuale, fermentazione per dieci giorni e rimontaggio giornaliero del mosto sulle vinacce.
Successivamente il vino viene fatto rifermentare sulle vinacce dell’Amarone (Ripasso) per circa otto giorni.
Affinamento :
Dodici mesi in piccole botti da 225 litri. E sei mesi in bottiglia.
Caratteristiche :
Colore rosso rubino carico. Profumo delicato con sentori di frutta rossa e ciliegia. Sapore asciutto, delicatamente morbido e amarognolo.
Abbinamenti gastronomici:
Ideale con tradizionali risotti autunnali (con funghi o con radicchio), carni grigliate o selvaggina a pelo, come cinghiale o lepre. Servire ad una temperatura di 18/20°C. Si consiglia di aprire la bottiglia almeno un’ ora prima di essere servito.